Addio ai cookie di terze parti: cosa comporta per il mondo del marketing

La recente notizia che Google ha iniziato a eliminare i cookie di terze parti ha spinto molti esperti del settore a riflettere sul futuro delle aziende online.

Dopo l’annuncio di quest’iniziativa nel 2021, Google ha infatti cominciato a eliminare i cookie dal 4 gennaio 2024, con la disabilitazione iniziale dei cookie per l’1% degli utenti di Chrome.

Questo cambiamento rappresenta una sfida significativa per i marketer che si affidano  tradizionalmente ai cookie di terze parti per raccogliere dati sul proprio pubblico e gestire campagne pubblicitarie. 

Vediamo nel dettaglio cosa sono i cookie, come funzionano e cosa possono fare i marketer come te!

Cosa sono esattamente i cookie?

I cookie sono elementi fondamentali nella navigazione sul web e possono essere classificati in base alla loro origine, alla durata e alla funzione. In breve, esistono due tipi principali di cookie:

  • Cookie di prima parte: sono generati direttamente dal sito web visitato e vengono utilizzati per migliorare l’esperienza di navigazione dell’utente su quel sito specifico. Questi cookie vengono scaricati sul computer dell’utente e sono gestiti internamente dal sito web.
  • Cookie di terze parti: provengono da server esterni e non sono generati dal sito che si sta visitando. Questi cookie possono essere utilizzati dalle piattaforme di social media o da altri servizi per tracciare l’attività online degli utenti e mostrare annunci pubblicitari personalizzati.

La differenza tra cookie di prima parte e cookie di terze parti si basa su chi li crea e su come vengono utilizzati nei siti web. Per capirlo, dobbiamo innanzitutto comprendere come funziona la comunicazione web.

Quando visitiamo un sito web, il nostro browser fa una richiesta al server web del sito utilizzando il protocollo HTTP. Questa richiesta include l’URL del sito a cui vogliamo accedere. Il server risponde a questa richiesta inviando i dati necessari per caricare la pagina web nel nostro browser. Questo processo è “stateless“, ovvero ogni richiesta è indipendente e non ha una cronologia precedente.

È qui che entrano in gioco i cookie: sebbene ogni richiesta HTTP sia indipendente, i cookie di terze parti consentono alle aziende e agli inserzionisti di tracciare l’utente su più siti e di raccogliere informazioni sul suo comportamento online.

Quando un utente visita un sito web che utilizza cookie di terze parti, questi dati possono essere utilizzati per creare profili utente, visualizzare annunci personalizzati, effettuare analisi di mercato e altro ancora.

Sebbene ogni richiesta HTTP sia indipendente, i cookie di terze parti consentono una sorta di “continuità” nel tracciare l’utente attraverso diversi siti web, per raccogliere informazioni sul suo comportamento e personalizzare la sua esperienza. 

Possiamo quindi dire che non tutti i cookie sono cattivi. Mentre i cookie di prima parte sono creati e utilizzati dal sito web che stiamo visitando e sono necessari per avere una visione complessiva del comportamento dell’utente, i cookie di terza parte sono creati da altri siti e vengono utilizzati per tracciare l’attività dell’utente su vari siti web.

Perché eliminare i cookie di terze parti?

Se li abbiamo sempre usati, cosa sta succedendo ora e perché Google vuole bloccarli?

Per decenni, questi cookie sono stati uno strumento fondamentale per tracciare il comportamento degli utenti e fornire annunci mirati nel marketing digitale. In realtà, il blocco dei cookie di terze parti non va a vantaggio di Google o di altri operatori del settore pubblicitario. I cookie di terze parti sono il motore dell’attività pubblicitaria di Google: Google Ads, ad esempio, è responsabile di oltre l’80% delle entrate del gigante tecnologico. 

Tuttavia, a causa delle crescenti preoccupazioni sulla privacy e sulla sicurezza dei dati degli utenti, i principali browser web, tra cui Google Chrome, hanno annunciato l’intenzione di eliminare gradualmente il supporto per i cookie di terze parti.

Google ha annunciato questo cambiamento tra le misure introdotte per rispondere ai timori degli utenti per la privacy e promuovere un ecosistema più sicuro e trasparente.

Per comprendere meglio la minaccia rappresentata dai cookie di terze parti, occorre conoscerne anche gli svantaggi.

Cosa si nasconde dietro i third-party data 

Sebbene i cookie siano necessari per tracciare il comportamento degli utenti su un sito web, a seguire riportiamo gli svantaggi dei dati di terze parti e il pericolo che rappresentano nel mondo digitale di oggi.

  • Vendita dei dati dell’utente: uno dei principali svantaggi dei cookie di terze parti è che i dati raccolti possono essere venduti a terzi senza il consenso dell’utente. Ciò solleva preoccupazioni in merito alla privacy e alla sicurezza dei dati degli utenti, soprattutto quando si tratta di informazioni finanziarie e di acquisto.
  • Mancanza di consapevolezza da parte degli utenti: molti utenti che navigano online non sanno che i loro dati vengono raccolti e condivisi attraverso i cookie di terze parti durante la navigazione e gli acquisti.
  • Potenziali violazioni della sicurezza: se non gestiti correttamente, i cookie di terze parti possono rappresentare un rischio per la sicurezza dei dati degli utenti. I cookie, infatti, sono vulnerabili agli attacchi degli hacker e al furto di dati, compromettendo le informazioni personali degli utenti.
  • Affidabilità dei dati: uno svantaggio significativo dei cookie di terze parti è l’inaffidabilità dei dati raccolti. Le aziende sono spesso più interessate al guadagno finanziario che all’accuratezza dei dati. Questo può portare alla vendita di dati non del tutto accurati o veritieri. Ad esempio, le aziende possono raccogliere informazioni demografiche non corrette o basate su ipotesi, che possono influire sull’efficacia delle strategie di marketing e personalizzazione.
  • Rischio di errata profilazione: la raccolta e la vendita di dati tramite cookie di terze parti può causare una profilazione errata o distorta degli utenti. Ciò può portare a discriminazioni nelle offerte di prodotti, prezzi o offerte basate su caratteristiche demografiche o comportamenti di acquisto non correttamente identificati.

Se è vero che finora l’eCommerce ha utilizzato i dati di terze parti per fornire agli utenti un’esperienza online più personalizzata e ottimizzata, è giunto il momento di ripensare il modo in cui questi dati vengono raccolti, sfruttando le nuove tecnologie esistenti sul mercato. 

La “fine dei cookie” non significa la fine della raccolta dei dati, né significa che d’ora in poi l’eCommerce non avrà più modo di tracciare e comprendere il comportamento degli utenti: questo è un momento chiave per iniziare a pensare a nuovi modi per ottenere dati più affidabili e precisi.

Il potenziale dei first-party data

I first-party data sono informazioni raccolte direttamente dagli utenti da un’azienda. A differenza dei dati di terze parti, i dati di prima parte provengono dall’interazione diretta con i clienti e i visitatori del sito web.

Ecco come funzionano:

  • Raccolta diretta: i dati di prima parte vengono raccolti attraverso l’interazione diretta tra gli utenti e le aziende online. Ciò può includere azioni quali la registrazione di un account, la realizzazione di acquisti o la partecipazione a sondaggi.
  • Informazioni pertinenti e volontarie: le informazioni raccolte come dati di prima parte sono fornite su base volontaria dagli utenti. Ciò significa che gli utenti sono consapevoli di quali informazioni stanno condividendo e per quale scopo. Ad esempio, quando si iscrivono alla newsletter di un e-commerce, gli utenti possono fornire consapevolmente e volontariamente il proprio nome, l’indirizzo e-mail e le preferenze sui prodotti.
  • Migliorare l’esperienza dell’utente: una volta raccolti, i dati di prima parte vengono utilizzati per comprendere meglio i clienti e migliorare la loro esperienza sul sito web stesso. Ciò significa che le aziende sanno esattamente come gli utenti si comportano all’interno del loro sito. In questo modo, possono personalizzare i consigli di prodotto, inviare offerte e promozioni pertinenti e migliorare la navigazione del sito adattandosi alle preferenze dei singoli utenti.

I dati di prima parte sono uno strumento prezioso per gli eCommerce, che consente di comprendere meglio i propri clienti e di offrire esperienze personalizzate e pertinenti, utilizzando dati altamente affidabili e precisi, proprio perché ottenuti direttamente dalla fonte. Inoltre, dando priorità alla privacy e alla trasparenza nella raccolta e nell’utilizzo dei dati, le aziende possono rispettare le normative sulla privacy e sulla protezione dei dati, come il GDPR nell’UE e il CCPA negli Stati Uniti, ed evitare multe e sanzioni.

Principali differenze tra first-party e third-party data

Nella tabella che segue viene mostrato un confronto dettagliato tra dati di prima parte e dati di terze parti nel contesto dell’eCommerce e della raccolta di informazioni online. 

Esaminiamo diversi aspetti chiave, come l’origine dei dati, la proprietà, l’affidabilità, l’accuratezza, la privacy e l’utilizzo dei dati. 

Comprendendo queste differenze, sarai in grado di determinare quale tipo di dati fornirà una migliore esperienza all’utente e di creare strategie di marketing specifiche sul tuo sito web, in base ai tuoi obiettivi commerciali.

Cosa succederà adesso?

Ora che siamo di fronte a nuovi cambiamenti, sappiamo che come marketer può essere difficile adattarsi. Tuttavia, ecco un consiglio prezioso: affidati ai first-party data. Questi dati sono incredibilmente accurati, poiché si basano sulle interazioni specifiche degli utenti su un sito web.

In questo articolo, scoprirai come Connectif gestisce questi dati di prima parte e tutti i risultati ottenuti dai nostri clienti nel corso degli anni grazie all’efficacia dell’approccio data-first. Troverai anche:

  • Una spiegazione dettagliata di cosa sono i first-party data e perché sono fondamentali nel contesto attuale.
  • I numerosi vantaggi dei first-party data, tra cui l’accuratezza e l’affidabilità.
  • Esempi reali di come l’uso dei i first-party data abbia trasformato le strategie di marketing e incrementato le vendite nelle aziende di eCommerce dei nostri clienti.

Scopri come i dati di prima parte possono essere il miglior alleato per il tuo eCommerce e accompagnaci in questo viaggio per diventare un supereroe del marketing data-first. Iniziamo!

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